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Le torri catanesi realizzate ad impatto “quasi zero”

Sorge ad Ognina, quartiere nella zona nordorientale di Catania, la prima torre residenziale che supera le limitazioni dettate dal PRG ed e’ a basso impatto energetico.
Il piano regolatore di Catania, datato 1969 e mai aggiornato, fissa l’altezza massima degli edifici a 24 metri. Dopo 50 anni circa e’ stato possibile realizzare edifici che superassero quel limite imposto dal PRG entrando in deroga e cosi’ lo studio siciliano Base51 architettura ha potuto realizzare tre edifici alti, nel rispetto delle nuove normative antisismiche ed energetiche.
La sfida di queste architetture riguarda, inoltre, anche l’aspetto della sostenibilita’ energetica in quanto gli edifici sono classificati NZEB (Nearly Zero Energy Building), innovazione e peculiarita’ che sottolineano l’importanza di questo intervento edilizio. 

Se ne parla in questo articolo pubblicato su FocuSicilia

Le torri catanesi realizzate ad impatto “quasi zero”.

Quella eseguita dai due architetti catanesi, che nel curriculum vantano anni di esperienze internazionali e relativi premi, è definita una architettura “bioclimatica e sostenibile a tecnologia avanzata”.

“Costruire con criteri Nzeb è ormai un obbligo di legge, ma che noi applichiamo da anni”, sottolinea l’architetto Eleonora Bonanno. Un vantaggio di esperienza che ha permesso di superare, primi a Catania nelle realizzazioni di edifici residenziali di questo volume, non solo l’altezza simbolica dei 50 metri ma soprattutto “una logica di costruzione non più al passo con i tempi”. 

Pubblicato il 12 maggio 2021 da Leandro Perrotta

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