sostenibilità
Conferenza del 08/06/2022 su: “Pillole di coscienza collettiva: innovazione dell’abitare sostenibile” dove si parla anche di UCBB, Una Città dei Bambini e delle Bambine, promosso da Amate l’Architettura.
“Rinascimento verde” forse è questa la frase a cui dovremmo per aspirare concretamente per un futuro migliore. Come si è visto, coinvolgere le collettività nella protezione dell’ambiente ha portato benefici e migliorato la sensibilità delle persone nei suoi confronti, aprendo un cammino dove il rispetto per la natura è un normale status.
Una struttura unica nel suo genere che prende spunto dalle forme delle circolazioni del cervello umano, è questo il progetto di big (Bjarke Ingels Group) per il nuovo ospedale universitario di Aarhus in Danimarca.
Un interessante progetto sostenibile per il Kenya sulle rive del lago Vittoria. Si tratta di una torre con bio-palloni che può generare energia rinnovabile, grazie ai gas di compostaggio, prodotti dal Giacinto d’acqua, una pianta molto invasiva. Al contempo i gaso prodotti sono energia sostenibile che va a sostituirsi ai sistemi più tradizionali che provocano danni alla salute, migliorando così la qualità della vita.
L’ecosostenibilità è un grande progetto mondiale, da esso non può essere escluso il miglioramento delle infrastrutture urbane, agire su esse cambierebbe i volti delle città, garantendo servizi sempre più green e convenienza per i cittadini.
Flessibilità degli spazi, recupero degli arredi e tanto verde sono i punti cardine del concept adottato per la progettazione dei nuovi uffici dell’azienda JetBrains a Monaco di Baviera. Lo studio olandese D/Dock ha concepito un progetto innovativo e sostenibile per realizzare le postazioni di lavoro di quest’azienda attiva nello sviluppo dei software: la costruzione dello spazio lavorativo si fonda sul benessere delle persone.
La sfida per un futuro sostenibile parte dall’albero. Un progetto di potenziamento del verde urbano per contrastare l’inquinamento per mantenere le città vivibili.
Little Island è un costosissimo parco su palafitte progettato Thomas Heatherwick, finanziato dall’affarista Barry Diller e dalla moglie stilista Diane von Furstenburg, per riqualificare un’area piena di locali di fascia alta. Ma tra immobiliaristi ed ambientalisti trova i suoi maggiori detrattori. In un futuro sostenibile c’è ancora spazio per questi progetti?
Sorge ad Ognina, quartiere nella zona nordorientale di Catania, la prima torre residenziale che supera le limitazioni dettate dal PRG ed è a basso impatto energetico.
Il piano regolatore di Catania, datato 1969 e mai aggiornato, fissa l’altezza massima degli edifici a 24 metri. Dopo 50 anni circa è stato possibile realizzare edifici che superassero quel limite imposto dal PRG entrando in deroga e così lo studio siciliano Base51 architettura ha potuto realizzare tre edifici alti, nel rispetto delle nuove normative antisismiche ed energetiche.
La sfida di queste architetture riguarda, inoltre, anche l’aspetto della sostenibilità energetica in quanto gli edifici sono classificati NZEB (Nearly Zero Energy Buliding), innovazione e peculiarità che sottolineano l’importanza di questo intervento edilizio.